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Theatre of Authenticity

Natacha de Mahieu

Questa serie mette in discussione il modo in cui viaggiamo e le ragioni che abbiamo per andare in particolari luoghi.

Theatre of Authenticity

Natacha de Mahieu
Questa serie mette in discussione il modo in cui viaggiamo e le ragioni che abbiamo per andare in particolari luoghi.

progetto

Questa serie mette in discussione il modo in cui viaggiamo e le ragioni che abbiamo per andare in particolari luoghi. Utilizzando centinaia di immagini di luoghi turistici molto popolari scattate in un arco di tempo definito e unite un unico collage, “Theatre of Authenticity” interroga quelle che sembrano essere le nuove prassi turistiche e l’oggettività del mezzo fotografico.

I post di viaggio sui social media sembrano rispondere a determinati codici estetici e sociali che le persone utilizzano come se fossero attori, creando la propria performance online all’interno di paesaggi naturali. Quanto è strano che i turisti cerchino di sfuggire alle convenzioni sociali, alla ricerca di esperienze autentiche e introspettive ma alla fine finiscano tutti negli stessi ambienti naturali, vivendo le stesse esperienze e comportandosi allo stesso modo di migliaia di compagni di viaggio?

I luoghi sono stati selezionati in base al numero di post geo-localizzati sui social media. Per realizzare questi collage sono stati utilizzati gli stessi strumenti di editing disponibili sui social media. Come loro, la fotografia perde la sua oggettività, ampliando così il divario tra le immagini idealizzate su Instagram e la realtà dell’ambiente in cui vengono scattate, riducendo la presenza umana a una “texture”, coprendo pezzi di natura fragili ma maestosi.

biografia

Nata nel 1996, Natacha de Mahieu è una fotografa belga, videomaker e membro dell’agenzia Hans Lucas. Ha conseguito un master presso la Royal Academy of Fine Arts (KASK) di Gand.

Natacha ha sviluppato un approccio contemplativo, riflessivo e talvolta umoristico. Il suo lavoro mette in discussione principalmente la relazione tra gli esseri umani e il loro ambiente.

I suoi lavori sono stato pubblicati su The Guardian, Geo Magazine, Telerama, South China Morning Post, De Volkskrant, De Standaard,  De Morgen, RTBF, France Culture, Les Others e molti altri.